Mixo

Ho sempre pensato e creduto che le varie espressioni dell'arte fossero in qualche modo connesse, almeno nella mia testa e nella mia anima e ne ho avuto la conferma quando ho scoperto gli artisti Futuristi.

Quando frequentavo il Liceo Artistico avevo chiesto ai vari professori, specialmente a quelli di Figura, di poter ascoltare musica mentre disegnavo, cosa che mi fu concessa con la giusta comprensione e conseguente invidia dei miei compagni.

I miei compiti erano dunque condizionati dal tipo di musica che ascoltavo e, viceversa, le varie discipline che affrontavo mi suggerivano quale scelta musicale dovevo fare.

Le ore dedicate alle materie prettamente artistiche erano la mia delizia, non a caso avevo scelto, dopo i primi due anni, la sezione che prevedeva il doppio delle ore delle suddette a discapito di matematica, chimica e fisica; la mia sezione faceva, altresì, 8 ore alla settimana di Figura, Ornato, Modellato e Architettura e prevedeva l'accesso automatico all'Accademia di Belle Arti.

Ricordo di aver letteralmente consumato Tago Mago dei Can, Islands dei King Crimson e i Roxy Music, mentre tratteggiavo la modella di turno nelle gelide aule dell'Artistico di Torino; i Kraftwerk e gli Yes di Close to the Edge durante le ore di Architettura, perchè mi piacevano i progetti che si ispiravano alla scuola Bauhaus e a tutto il razionalismo - a suon di Less is More - per contrastare l'atmosfera paludata della casa di famiglia arredata con vetusto antiquariato.

Convinsi la mamma a lasciarmi modificare la mia cameretta con la riproduzione della copertina di Tales from Topographic Ocean degli Yes - opera originale del loro pittore di fiducia, Roger Dean - dipingendo le pareti con colori fluorescenti che magicamente si illuminavano quando veniva acceso un neon ultravioletto; praticamente dormivo dentro la copertina di un disco. Trovo, viceversa, che l'appendere le copertine dei dischi alle pareti sia assai cheap, altra cosa è riprodurle sugli interi muri, come se fossero affreschi.

Alcune copertine, rigorosamente in formato vinile, hanno assunto lo status di opere d'arte, talvolta proprio perchè realizzate da veri artisti come Andy Warhol (The Velvet Underground) o perchè sono stati geniali parti di giovani dalle belle speranze, come gli allora ragazzi dello Studio Hipgnosis (vedi The Dark Side of the Moon). Ora, così come faceva Dalì quando stravolgeva la Gioconda, i componenti delle Mistiche Nutelle si divertono a modificare le copertine dei dischi, a volte suggerendo nuovi significati; questa operazione mi sembra che innalzi definitivamente una immagine che sembrava solo di accompagnamento alla musica protagonista del disco di turno.

Brave Mistiche, continuate a spalmare la vostra arte, in fin dei conti ci siamo "persi" tutti quanti dentro la musica e le sue immagini; a voi il mio applauso: bis, bis!